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 Arena di Angarid

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Auror
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Arena di Angarid Empty
MessaggioTitolo: Arena di Angarid   Arena di Angarid EmptySab Dic 04, 2010 1:33 pm

Quartiere:
Posta nel cuore del parco di Angarid, l'Arena è circondata da giardini ben curati, vialetti rialzati, a dorso d’asino, bordati da siepi ed un passaggio pedonale coperto, un vero e proprio viale di colonne di pietra scura, sormontato da un tetto a cuspide sotto al quale trovano posto delle pale triangolari decorate ad intarsio con disegni geometrici che collega l’ingresso dell'Arena con quello della biblioteca al lato opposto del parco. Due vie, separate da un basso muretto, sono dedicate al traffico di carrozze e cavalcature, ed ogni via ha un unico senso di marcia.
A metà strada fra la biblioteca ed l'arena il passaggio pedonale si biforca, e la copertura si apre a cerchio, ed al centro gorgoglia una semplice fontana. Una vasca alta una trentina di centimetri, anch’essa circolare, il cui interno è coperto da tessere di mosaico che scintillano al sole rifrangendo giochi di luce.
Provenendo dall'arena, prendendo il sentiero alla sinistra della fontana si raggiungono degli appartamenti.

Esterno Arena:
L'Arena di Angarid è una costruzione ellittica alta tre piani, di pietra nera, la cui struttura è alleggerita dall’uso di archi acuti sovrapposti, che la rende del tutto simile ad un Colosseo.
In ogni arco è alloggiata una statua rappresentante una figura mitologica, mentre i doccioni sulla sommità sono grossi ragni neri che protendono le zampe anteriori verso il vuoto.

Interno Arena:

Piano terra:
La porta di quercia venata da barre d’acciaio come vi fosse appoggiata una ragnatela è sempre aperta ed immette in una sala semicircolare, le cui uniche due uscite sono laterali e portano entrambe ad un corridoio circolare che costeggia l’arena senza che sia possibile accedervi, ma solo osservarla da delle ampie finestre a cuspide che si trovano ad intervalli regolari sulla parete interna.
La stanza semicircolare è dominata da una statua nera rappresentante quella che a tutti gli effetti pare un’elfa scura ricavata dall’ossidiana. Essa è intenta a guardare verso il basso con un sorriso sulle labbra, le braccia allargate in un gesto di accoglienza un piede saldamente appoggiato sul podio e l’altro portato in avanti, come stesse compiendo un passo per scendere dal piedistallo ed andare incontro a chi giunge.
Sul piedistallo stesso, coloro che sono dotati di scurovisione potranno trovare la scritta, in drowish, nascosta nel gioco del decoro dei viticci e delle foglie “ Non siate voi i vostri nemici. Ai miei occhi tutti i sopravvissuti hanno uguale valore.”
L’illuminazione è blanda, garantita da lanterne poste dietro a pannelli di fluorite ed alabastro che corrono lungo tutta la stanza ed in ogni corridoio, donando una luce diversamente colorata e soffusa che permette anche agli umani di vedere senza disturbare gli occhi più sensibili, creando un’atmosfera di ombre ondeggianti.
I pannelli di fluorite ed alabastro seguono un disegno, correndo sulle pareti sono lavorati come rampicanti, edere, ragnatele, formazioni rocciose tipiche del sottosuolo come le rose dell’abisso, che si alternano ai fiori della superficie e, di tanto in tanto, qualche ragno nascosto fra i fiori.
Dal lato opposto rispetto all’ingresso, in fondo ai corridoi, ci sono le scalinate che portano in discesa all’arena e in salita al primo piano.

Primo e secondo piano:
I due piani sono del tutto speculari,anch’essi percorsi ad anello che finiscono con le scalinate, illuminate nello stesso modo del piano inferiore.
Sulla parete interna però si aprono le porte dotate di chiave che danno accesso alle balconate. Ogni metà di ellisse ospita 10 di queste porte, con eccezione del palco reale che occupa la cuspide del secondo piano e non ha altre balconate sottostanti.
Si tratta di veri e propri salotti, ognuno in grado di ospitare su poltrone e divanetti, fino a 10 persone.
Le pareti di ognuna sono decorate con motivi geometrici, ad intarsio, legno chiaro su legno scuro, delle pesanti tende possono essere usate per occludere la vista sull’arena, e sono ammobiliate con tre poltroncine e due divani, oltre che un basso tavolino.

Terrazza:
Tutto il tetto dell’Arena è una grande terrazza sulla città.. Ragnatele di pietra congiungono i ragni posti a doccione e fanno da balaustra.

Arena:
Un’ellisse che alle estremità misura cento metri di lunghezza e cinquanta di larghezza, il cui pavimento è perennemente coperto di sabbia bianca ad attutire i suoni e sempre pronta ad accogliere chiunque voglia allenarsi.
Essa è in grado di ospitare qualsiasi combattimento e quasiasi tipo di spettacolo, che siano gladiatorie, giostre a cavallo, rievocazioni di battaglie, anche navali.
Al centro dell’Arena è presente una piastra di dieci metri per cinque, solitamente posta a livello del pavimento. Essa può essere sollevata fino all’altezza di due metri, e costituisce il vero e proprio palco, sotto al quale si trova l’orchestra. Un meccanismo sotterraneo la alza o l’abbassa secondo la necessità
È dall’arena che si può godere a pieno dello spettacolo del soffitto del teatro. Quattro grandi lampadari di cristallo ne garantiscono l’illuminazione, fissati da argani nascosti nell’intercapedine vuota fra il soffitto stesso e la terrazza.
Su di esso è riprodotta una volta celeste, con stelle di fluorite luminescenti.
Coloro che hanno occhi più acuti potranno notare ciò che non si vede. L’oscurità fra una scia di stelle e l’altra disegna la forma di un ragno su una ragnatela.

Sotterranei:
Qui si trovano tutti i locali di servizio, i magazzini ed i camerini del teatro, non ché l’argano che manovra la piastra ed il suo sistema di bloccaggio.
Vi si accede tramite passaggi nascosti nell’intercapedine del muro interno del teatro, un corridoio noto, ma invisibile, che ne percorre a serpentina tutto il corpo e con ingressi nascosti dietro ai pannelli vicino alle scale di ogni piano.
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